domenica 15 marzo 2009

I convegni, i centri studi, l'armi, gli amori...

Usciti dall'ennesimo convegno su condominio e sicurezza lavoro, soppesiamo perplessi il malloppo documentale ricevuto: 140 pagine esplicative sul decreto 81/08 e almeno una quindicina di brochures pubblicitarie. Analizzate, le 140 pagine si rivelano concepite per uno standard aziendale, con almeno una parte (a pag.105) scritta prima che il testo unico fosse pubblicato nella sua versione definitiva: 140 pagine del tutto inutilizzabili per comprendere il fenomeno "sicurezza in condominio".
Ancora una volta partecipiamo a un convegno (questa volta come pubblico) sperando di avere indicazioni chiare e prese di posizione nette, possibilmente per iscritto; e ancora una volta restiamo delusi. Momenti interessanti, sì; ma anche confusione, almeno quattro versioni diverse sulla questione "datore di lavoro sì o no", forzature, esagerazioni, con punte di fantascienza subito evidenziate dalla platea e dai relatori più smaliziati.
Cari "non amministratori": è così difficile capire che, pur essendo la prudenza una bella cosa, l'assemblea vuole (al massimo, e giustamente) rispettare solo i minimi obblighi di legge? E' così difficile capire che, in un mondo storicamente deregolato come quello condominiale, l'approccio ingegneristico non ha alcuna applicazione pratica per questione di tempo e quindi di soldi (se esiste un articolo di legge, applicato quello il resto è non necessario e quindi superfluo)? E' così difficile capire che la realtà media dei portieri non è fatta di battitappeti elettrici (con rischio di vibrazioni mano-braccio!), ma di banalissime scale portatili inadeguate e usate male?
Un amministratore ha bisogno di sintesi, certezze e - se le certezze non sono possibili - interpretazioni autorevoli. Le associazioni (di amministratori, di proprietari, di consulenti, di lavoratori) devono esprimersi. E' loro richiesto. E' parte del significato della loro esistenza. A quasi un anno dalla pubblicazione del decreto 81/08 riteniamo che un amministratore di condominio si meriti di più di 140 pagine scritte per altre categorie di lavoro e di pareri contrastanti vergati sull'acqua. Vogliamo leggere opinioni argomentate, comprensibili anche da chi non ha la laurea in giurisprudenza: vogliamo prese di posizione, assunzioni di responsabilità. E' troppo comodo rimanere nel silenzio per paura di sbagliare: questo, anche un cattivo amministratore è capace di farlo senza bisogno delle associazioni.