Digitando questa frase su Google, relativa al crollo di un'ala della Casa dello Studente dell'Aquila, si trovano decine di riferimenti agli articoli dei giornali on-line.
Per adesso, tutti bravi a stigmatizzare la "mancanza di un pilastro" in un edificio nato come magazzino nel 1965. Senza notare (come potrebbero? sono profani per professione) che se per 44 anni l'edificio sta su senza un pilastro, o il progettista era il mago Houdini oppure il pilastro non è affatto detto che servisse in quella precisa posizione.
Nessuno vuole minimizzare le staffe mal distribuite, il calcestruzzo "magro", i carenti controlli in corso d'opera, gli attraversamenti impiantistici irriguardosi delle strutture: questi sono fatti incontrovertibili. Ma certo che accusare i tecnici incaricati delle successive manutenzioni, perchè non hanno fatto quanto nessuno gli aveva chiesto (cioè di verificare la stabilità dell'intero edificio).... Oppure sostenere che 400 chili di pannelli solari possano far schiantare una struttura....
Per non parlare della scossa "moderata", ormai banalizzata nonostante diverse opinioni contrarie.
Per fortuna iniziano a levarsi voci stigmatizzanti la spettacolarizzazione di frasi che, in sè, non rappresentano niente altro che la voglia di sollevare altro fumo, di alimentare altri dibattiti vuoti. Come se qualcuno, il tragico risultato di un terremoto, non lo avesse abbondantemente anticipato (no, non stiamo parlando del ricercatore Giuliani).
In ogni caso, politici ed amministratori locali possono stare tranquilli: la colpa della mancata manutenzione la diamo sempre ed esclusivamente ai tecnici. Infatti, come scrive oggi il Centro, per quanto concerne le necessarie procedure di manutezione, nei passaggi di proprietà dell’edificio progettato nel 1965, «dalle informazioni e dagli atti documentali reperiti, non risulta essere mai stato richiesto, né eseguito, alcun controllo atto ad avere cognizione delle capacità di resistenza del palazzo ai carichi verticali e alle azioni orizzontali. Il fabbricato che, a parere dei periti, «già nasceva con una concezione strutturale non adatta alla resistenza al terremoto, tale è rimasto anche quando è diventato un edificio pubblico, per di più utilizzato come alloggio per gli studenti».
E' proprio vero, mancava un pilastro.
[Aggiornamento dell'8 gennaio 2010: sulla questione è stata aperta una discussione anche sul forum degli ingegneri.]
 
