Quindici anni di Millescale, chiuso senza rimpianti per naturale esaurimento di un ciclo, qualcosa forse permettono di dire.
Per esempio: che la scarsa applicazione delle normative di sicurezza nella proprietà immobiliare non è mai stato un problema di difficoltà di accesso alle informazioni, ma piuttosto di disinteresse diffuso da parte di chi avrebbe tutto l’interesse ad applicarle.
Il livello medio della categoria è decisamente basso, e questo spiega la ripetizione incessante delle stesse domande (il Durc? la verifica della messa a terra? il Duvri?), il proliferare sulle riviste cartacee ed online di articoli “tecnici” – logicamente gratuiti – che hanno il solo scopo di vendere un prodotto o un servizio, la diffusione di oggetti non obbligatori in luoghi pieni di pacifiche e sanzionabili violazioni. Dilettanti allo sbaraglio, che non riescono neppure a comprendere l’opportunità di non mettere per iscritto cose non espressamente richieste, che è il primo comandamento di ogni professionista che si rispetti. E vai di DVR e di RSPP, inutili entrambi, come dimostra anche una recente sentenza di Cassazione.
Millescale ha sempre cercato di essere altro per altri, evitando ripetizioni stucchevoli (un tema trattato una volta è un tema che si dà per noto, non siamo alle scuole medie) e privilegiando l’aggiornamento in tempo reale, di testi normativi come di sentenze come di commenti.
Dopo quindici anni di note pubbliche, ora sento la necessità di rivolgermi solo ed esclusivamente a persone veramente interessate, che sono motivate – anche per l’aspetto economico, certo – a leggere, ad approfondire ed anche a domandare, se serve. Il livello alto, insomma, che prescinde dal numero di condomìni amministrati o dalla laurea eventualmente conseguita.
Sono qua, se volete si continua.
