In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, nel marasma dei primi commenti sulla tristezza burocratica dei testi approvati, parlando di cantieri edili emerge nel nuovo accordo Stato-Regioni sulla formazione un vero problema per i coordinatori della sicurezza e, di riflesso, per i loro futuri committenti.
Facciamo un esempio: l'accordo poniamo che entri in vigore il 1° maggio 2025.
Il 2 maggio un committente che voglia incaricare un CSE abilitato da più di 5 anni dovrà chiedergli attestati per 40 ore non antecedenti il 2 maggio 2020. Quel CSE potrebbe essersi abilitato prima del 2008 e avere, quindi, aggiornamenti di 40 ore per i quinquenni 2008-13, 2013-18, 2018-23; ma non è affatto detto che nel nuovo quinquennio, "mobile", ci siano state 40 ore di aggiornamento. In quel caso l'incarico il 2 maggio 2025 non potrebbe essere validamente affidato, fino a quando il CSE non raggiungesse le 40 ore calcolate non più dal 2 maggio 2020, ma dalla data dell'ultimo corso di aggiornamento (mi mancano 8 ore, diciamo che le frequento fino al 15 giugno, ma poi dovrò ancora valutare se dal 15 giugno 2020 ho 40 ore in totale).
Il 2 maggio un committente che voglia incaricare un CSE abilitato da più di 5 anni dovrà chiedergli attestati per 40 ore non antecedenti il 2 maggio 2020. Quel CSE potrebbe essersi abilitato prima del 2008 e avere, quindi, aggiornamenti di 40 ore per i quinquenni 2008-13, 2013-18, 2018-23; ma non è affatto detto che nel nuovo quinquennio, "mobile", ci siano state 40 ore di aggiornamento. In quel caso l'incarico il 2 maggio 2025 non potrebbe essere validamente affidato, fino a quando il CSE non raggiungesse le 40 ore calcolate non più dal 2 maggio 2020, ma dalla data dell'ultimo corso di aggiornamento (mi mancano 8 ore, diciamo che le frequento fino al 15 giugno, ma poi dovrò ancora valutare se dal 15 giugno 2020 ho 40 ore in totale).
Il caso peggiore: un CSE che abbia lecitissimamente seguito un corso di aggiornamento 2018-23 di 40 ore chiuso tra fine maggio 2018 e il 26 aprile 2020, cioè 5 anni al giorno di pubblicazione di questo post: fino ad oggi è perfettamente in regola (e pensava di esserlo fino a metà maggio 2028), ma appena entra in vigore l'accordo non è più incaricabile e dovrà frequentare altre 40 ore.
Ai committenti il compito di evitare incarichi nulli, ai professionisti l'attenzione a definire e se necessario regolarizzare quanto prima la propria situazione, ai redattori di questa ennesima genialata - senza uno straccio di periodo transitorio - un sincero augurio di andare in pensione prestissimo.