mercoledì 1 luglio 2020

Piscine in Lombardia: contraddiciamoci così, senza pudor


Vigente da oggi fino al 14 luglio la nuova ordinanza n.573 della Regione Lombardia che, tra le altre misure, esplicitamente attenua le richieste per le piscine condominiali. Le prescrizioni per le piscine sono riportate alle pagine 31 e 32 dell'allegato all'ordinanza, con questa ultima frase di pagina 32:


"Resta fermo quanto previsto dalla DGR 17 maggio 2006 – n. 8/2552 (Requisiti per la costruzione, la manutenzione, la gestione, il controllo e la sicurezza, ai fini igienico-sanitari, delle piscine natatorie) a proposito della presenza di assistenti bagnanti con il brevetto di salvamento da assicurare nelle sole piscine con un volume totale delle vasche superiore a 300m3 e/o una profondità superiore a 1,4."

Qua sta il guaio, caro legislatore distratto.

La DGR 17 maggio 2006 n.8/2552 non prevede affatto l'obbligo di presenza di assistenti bagnanti con brevetto di salvamento.



Ecco infatti l'art.5.4 dell'allegato C alla DGR 8/2552.


Una cosa è l'assistenza bagnanti, un'altra è l'assistente bagnanti con brevetto di salvamento. E non lo diciamo noi (il nostro parere sulla necessità del bagnino lo scriviamo nell'ultima riga), lo dice la stessa Regione Lombardia in due note per amministratori di condominio del 2007: la prima è del febbraio 2007 e dice testualmente:
"... si specifica che l’assistenza/vigilanza bagnanti deve essere garantita e può essere esercitata con diverse modalità la cui decisione è a carico del titolare dell’impianto in relazione alle specificità dell’impianto, ad esempio telecamere o altri sistemi/modalità di vigilanza o regolamentazione sulle modalità di utilizzo della piscina condominiale."

La seconda è di aprile ed è ancora più tranciante:


In attesa del 15 luglio, quando anche l'ordinanza 573 svanirà, possiamo scegliere due strade: redigere inutili post da maestrini (come questo) oppure utilizzare l'ordinanza 573 per far capire ai condòmini che il bagnino è talmente necessario per la LORO sicurezza che persino la Regione Lombardia ha realizzato di avere scritto qualcosa di improprio nel 2007 e se lo è rimangiato (al punto che la nota di aprile è praticamente introvabile in rete).

Regolamentazione e telecamere non salvano vite, il bagnino sì.