giovedì 18 marzo 2010

Edilizia in Lombardia: consigli buoni e consigli pericolosi

Tra i problemi che sono emersi con l'introduzione della notifica preliminare telematica per i cantieri edili in Lombardia, uno è quello che riguarda la firma del documento.
Prima, chi firmava era facile da individuare: il committente (o il responsabile lavori, se nominato). Ora, eliminato l'orribile documento cartaceo, la firma è digitale; ma proprio perchè la firma è digitale e la procedura non esattamente banale, può finire che il committente dica al coordinatore per la sicurezza la fatidica frase "Ma pensaci tu, no?!"
Eh, no. Perchè i riflessi sanzionatori di una mancata notifica, qualunque sia il motivo (crash telematico, dati sbagliati, tempi troppo ristretti, ecc.), ricadono sul committente che non deve - non deve - essere deresponsabilizzato come, di fatto, succede se manca una firma.
Per i coordinatori è quindi buono il consiglio di chi si fa preautorizzare formalmente all'invio telematico per conto del committente, è invece pericoloso il consiglio di avere a portata di mano la CRS del committente e il relativo PIN: infatti con CRS e PIN di una persona si può venire a conoscenza di dati privati (sanitari, per esempio).

Per chiudere, è confortante sapere che la regione Lombardia non ignora che ci sono problemi e sta lavorando per risolverli.